Il settore della mobilità e della logistica in Italia vedrà un fabbisogno occupazionale significativo nei prossimi cinque anni, con una previsione di 145.600-158.000 nuovi lavoratori richiesti entro il 2028. Questo è quanto emerge dal report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)”, pubblicato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Un settore in crescita, ma con sfide demografiche
Secondo il report, la domanda di lavoratori nel settore della mobilità e della logistica dipenderà da due principali fattori: l’espansione economica e il turnover generato principalmente dai pensionamenti. Sebbene la crescita economica dell’intero settore sia prevista tra l’1% e l’1,2% all’anno, il fabbisogno complessivo sarà alimentato soprattutto dalla replacement demand, ossia il ricambio generazionale dovuto al pensionamento dei lavoratori più anziani. Il settore della logistica, infatti, è tra i più “anziani” dell’economia italiana, con una percentuale significativa di lavoratori over 59 anni.
Fabbisogno di lavoratori immigrati
Una novità importante emersa dal report è l’analisi del fabbisogno di lavoratori immigrati. Nel periodo 2024-2028, circa il 33% della forza lavoro richiesta nel settore della mobilità e logistica sarà costituito da lavoratori immigrati, un dato che conferma l’importanza dell’immigrazione per sostenere il mercato del lavoro italiano. In numeri, si prevede che la domanda di lavoratori stranieri per il settore della logistica raggiunga circa 52.100 unità.
Aumento di professioni chiave
Tra le professioni più richieste, in particolare, figurano quelle legate alla gestione logistica e agli autisti di mezzi pesanti. Il fabbisogno di autisti si prevede in aumento, con circa 74.000-82.000 posti di lavoro da coprire, mentre per gli addetti alla gestione amministrativa della logistica la richiesta sarà compresa tra 38.200 e 42.000 unità.
Scenario ottimistico vs. scenario negativo
Il report presenta due scenari: uno ottimistico, con una crescita del PIL dell’1-1,2% annuo, e uno negativo, con una crescita più contenuta, che prevede anche una contrazione del PIL nel 2025. Nonostante le incertezze economiche, anche nel peggior scenario il fabbisogno di occupazione nel settore della logistica e della mobilità continuerà a crescere, ma con un ritmo rallentato.
Il ruolo del PNRR
Un altro fattore che influenzerà il mercato del lavoro sarà l’impatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo le previsioni, il PNRR genererà circa 970.000 nuovi posti di lavoro nell’intero periodo 2024-2028, con un impatto positivo anche sul settore della logistica.Il settore della mobilità e della logistica si conferma uno dei principali motori dell’occupazione in Italia nei prossimi anni. Le sfide legate al ricambio generazionale, insieme alla necessità di attrarre lavoratori immigrati e rispondere all’evoluzione delle tecnologie e dei processi logistici, richiedono una pianificazione attenta e tempestiva per garantire la crescita e la competitività del settore.
Per ulteriori informazioni e dettagli, è possibile consultare il report completo pubblicato da Unioncamere e Ministero del Lavoro.